sabato 30 Settembre 2023
Il Vesuvio erutta. Il 24 agosto del 79 d.C. - 1940 anni fa - moriva Plinio il Vecchio, ucciso dai gas eruttati dal Vesuvio. Una descrizione, di cui si riportano alcuni passi, svolta da Plinio il Giovane, di indubbia efficacia e molto suggestiva, che merita essere riletta, in occasione dell'anniversario di quel drammatico evento. Ermisio Mazzocchi   Caio Plinio al suo Tacito, salute Petis, ut tibi avunculi mei exitum scribam.... - Mi chiedi di narrarti della fine di mio zio, acciocché possa essa venire con maggiore esattezza tramandata ai posteri. Te ne sono grato, giacché prevedo che la sua morte sarà destinata a gloria imperitura, se da te narrata. (...) Levandosi nel cielo, una nube si formava, ma per quelli che come noi da così lontano la osservavano, non appariva ben chiaro da qual monte (si seppe poi dal Vesuvio). (...) Da persona di estese cognizioni quale era, parve a mio...
Furono bestie, non soldati, quelli delle truppe coloniali francesi ai quali fu data la libertà di fare scempio delle popolazioni civili, stremate e inermi, una volta terminata la battaglia. Si fa fatica a chiamare liberatori gli autori di uno scempio difficile persino da ricordare, pur se liberatori effettivamente lo furono. Non è alle vittime di orrori di guerra, specie se vigliacchi come furono quegli orrori, che si può chiedere di festeggiare, di celebrare, neanche a distanza di ottant'anni. Mai, per sempre. Vale per tutti i popoli che hanno subito ingiustamente. Si può chiedere di storicizzare, si può aiutare un percorso di riappacificazione ma la celebrazione no. E' oltraggiosa e le scuse non bastano. Le luci alla Rocca Janula dovrebbero essere accese per sempre in memoria di quelle vittime, neanche per un secondo per i loro carnefici. Come simbolo della vergogna per quegli ignobili stupratori. Un errore, quello commesso a...
La faccenda era di quelle serie, che fanno tremare le colonne del Palazzo d’Inferno. Lo Zar Nicola aveva fatto finta di camminare avanti e indietro nervosamente e il Gran Ciambellano Mastrangeli era stato richiamato d’urgenza nell’Impero. Era appena andato a rilassarsi in un villone in località mondana segreta dove si teneva un torneo di selfie valido per il campionato mondiale fast-finger. Nonostante si sentisse profondamente contrariato fece subito ritorno. Era successo che il Connestabile Fabio, il più alto in grado nella corte, colui che virtualmente può sostituire lo Zar (solo virtualmente, poiché è noto che lo Zar è insostituibile) aveva osato in giorno di Festa alzare il capo e contraddirlo. Lo aveva fatto proprio quando il sovrano si bagnava di popolo, per effetto dell’apertura di una delle sue opere più agognate: il Parco. Per di più l’atteggiamento insubordinato del Connestabile aveva, non si sa quanto involontariamente, sobillato i suoi detrattori:...

Lo scatto di Amedeo

Mi guardava tra il sornione e l'incredulo Amedeo Di Sora, ogni volta che gli dicevo: "Sei un fine dicitore, usi la voce come pochi, bene il teatro, indiscutibile l'abilità nella docenza ma a me pare che sia la poesia la migliore delle tue arti". Dubito che mi abbia mai preso sul serio. Eppure oggi dovrà darmi ragione. Perché battere un premio Montale come Giancarlo Pontiggia e un mostro sacro come Renato Minore in un premio di poesia di tutto rispetto com'è il Fabriano è una sentenza senza appello. Proprio così, il vincitore del Tredicesimo Premio Nazionale Città di Fabriano per la Poesia è Amedeo Di Sora, attore-regista e scrittore frusinate. Se lo è aggiudicato il 7 dicembre scorso con la raccolta “Tracce di mare” (Ed. Ensemble, 2015). Amedeo di Sora, come dicevo, era nella terna dei finalisti con due personalità altissime del mondo della letteratura italiana e il fatto che l'abbia spuntata...
inchiostro Ospito un articolo del Maestro Tonino Poce, compositore, calligrafo sopraffino e uomo di cultura che nutre una profonda coscienza politica di Tonino Poce Qualcosa non mi convince in questa chiamata alle armi per il “No” al referendum sulla riforma costituzionale. C’è qualcosa di innaturale in questa grande coalizione che riunisce destra e sinistra contro una riforma che per anni è stata in testa ai programmi politici di molti di coloro che adesso vogliono affossarla. Mi sfugge la parte oscura di questa caccia all’uomo che indica Renzi come una minaccia per la Costituzione, di questa attesa quasi messianica di un governo salvifico che non si sa bene da quale cilindro debba uscire. E’ evidente che nella battaglia per il No vi siano ragioni proclamate e altre sottaciute. Altre ancora forse inconfessabili. Vorrei allora tentare di analizzarle, se non altro per comprendere quale altro cataclisma dovremo sopportare. Perché di una cosa sono certo, e...
Come ho avuto modo di scrivere su Tu News, da ieri in distribuzione, a Carnevale ogni scherzo vale anche se la situazione è serissima a causa di guerre e pandemie. Per rinfrancar lo spirito (come recitava, e non so se ancora recita, la rubrica dedicata alle barzellette della Settimana Enigmistica) dedichiamoci a cose più amene, tipo la corsa per le elezioni comunali di Frosinone che di spunti per questo Carnevale ne ha offerti parecchi, tanto che verrebbe da consigliare i responsabili delle parti politiche di soprassedere e ricominciare a operare da mercoledì prossimo, quando saranno le Ceneri e ci saremo liberati del periodo nel quale è lecito impazzire. Rassicurati dal fatto che ciò è possibile solo semel in anno. Intanto, per trascorrere più in allegria che si possa questo tempo di Carnevale ancora ingabbiato nelle norme sanitarie speciali e non potendo derogare dal bersagliare il personale politico, il potere, com’è...
Il Gran Ciambellano Mastrangeli era un gran professionista nel quale lo Zar aveva massima fiducia. Era, infatti, il ministro delle finanze dell’Impero, colui il quale aveva la facoltà di sollevare un indice al cospetto del sovrano per avanzare obiezioni sulle spese, oppure per calmierare determinate iniziative quando potevano apparire troppo fuori dagli schemi che il blasone rendeva d’obbligo. Era, per questo, sempre vigile onde capire per tempo quando lo Zar volesse fargliela cioè fare di testa sua senza passare dalla tagliola di quell’arbitro spietato. In quei giorni, però, il Gran Ciambellano cedeva l’attenzione all’unica delle sue debolezze: molto bene inserito nell’alta società dell’epoca egli, di tanto in tanto, doveva far fronte ai suoi impegni mondani e, per giunta, quelli di cui parliamo erano impegni con dame invidiabili per censo e beltà. Dunque la distrazione era di quelle assai coinvolgenti oltre che importante trattandosi di iniziativa benefica contro la violenza...
  Nuovo successo per l’astrofisico Ceccanese Gianluca Masi. Questa volta, più che attraverso il telescopio, il suo racconto del cielo passa attraverso la forma artistica della fotografia. Lo scorso ottobre, si ricorderà, la Nasa aveva chiesto allo scienziato ciociaro di poter annoverare i telescopi remoti del suo progetto Virtual Telescope quale partner strategico della prestigiosa iniziativa della “Notte Internazionale della Luna”. Questo perché il sistema messo a punto da Masi, unico la mondo, consente di trasmettere in tempo reale, via internet, le immagini raccolte dai suoi strumenti, con tanto di commento dal vivo, permettendo perciò a chiunque sul pianeta di partecipare da casa, tramite la rete, a queste vere e proprie crociere cosmiche. Ma il racconto del cielo dell’astrofisico Gianluca Masi passa anche attraverso il linguaggio dell’arte. Da sempre attivo nel campo della fotografia, che ha studiato e praticato in ogni suo aspetto, da tempo Masi ha avviato un suo personalissimo percorso,...

I ladri stupidi

Me l’immagino a studiare il colpo. Ad attendere che il quartiere dorma, ad agire furtivamente come un sorcio. Poi il sorriso beffardo, la sensazione dolce di avercela fatta a dispetto di tutti. Il ladro che, a quanto pare, ha rubato la lanterna che illuminava l’arco di Porta Romana, cioè un pezzetto di Frosinone di scarso valore economico ma di notevole significato per tutti coloro che hanno a cuore il piccolo mosaico di elementi che hanno resistito alle varie distruzioni, ha commesso uno di quei reati che andrebbe giudicato, senza alcuna magnanimità, con il codice speciale della stupidità. Tanto più stupido è il delitto tanto più grave la pena. Certo non deve essere stata cosa da niente quel colpo, in pieno centro, nel mezzo di una strada aperta al traffico, praticamente in una piazza. E a ben pensarci il ladro avrà avuto bisogno di una scala, avrà dovuto tagliare i...
Questo libro sta facendo e continuerà a fare successo. Il suo titolo piace molto e, superata copertina, già dalle prime frasi, il contenuto piace anche di più. Fa tanto rumore, soprattutto a causa (ma anche per merito... purché se ne parli) di chi ignora quanto sia intelligente l'opera prima di Pompeo Di Fazio. Quel titolo è un irresistibile richiamo all'obnubilamento della mente e al sopravvento della reazione, spesso idiota, del tifoso di calcio.  ‘Aboliamo la Juventus – proposta per la rinascita dell’Italia’, pubblicato recentemente dalla Guida Editori di Napoli, dopo aver fatto immediatamente rumore, a un mesetto dalla presentazione, è già arrivato sui banchi del Salone del Libro di Torino (già, proprio in casa della Juve!), la più importante rassegna italiana dedicata al mondo della lettura. Nel padiglione 3 infatti, stand S69 che ospita la casa editrice Guida editori,  fa bella mostra di sé l’esordio letterario del giovane autore di Roccasecca,...

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Stop tecnico agli Egato e politico a Buschini

Lo avevano promesso praticamente tutti prima delle Regionali. Lo aveva fatto il presidente uscente facente funzione, Daniele Leodori e il centrodestra lo ripeteva a...