Il messaggio d’insediamento del Procuratore Guerriero
Mi è piaciuto il messaggio d’insediamento che ha diffuso il nuovo Procuratore della Repubblica di Frosinone. Il dottor Antonio Guerriero è stato formale quanto basta, elegante nella forma, pressante su un concetto che ha offerto in vari modi: all’ottavo piano ci sono servitori dello Stato, dunque servitori dei cittadini e sarà bene che lo stesso lapalissiano ma mai scontato concetto sia ben chiaro in tutti gli uffici e magari in tutti i piani del Palazzo di Giustizia. E anche fuori naturalmente.
Papa Francesco Degli Angeli lancia l’Area Industriale green e riesuma finanziamenti antichissimi
Il suo ecumenismo, degno d’un pontefice e ormai senza confini, evidentemente premia. Francesco De Angelis da presidente dell’Asi, cioè del consorzio industriale di Frosinone e dunque, diciamolo pure, certamente non da una posizione di chissà quale potere, riesce a infilarne una dietro l’altra. Ora ha lanciato l’area industriale green a Labrofico, una località di Ferentino che si trova collocata splendidamente: a pochi metri dalla superstrada per Sora e l’Abbruzzo, attaccata al casello autostradale e a un tiro di schioppo dalla prevista stazione dell’Alta Velocità che avrà una forte caratterizzazione verso il trasporto merci. Non solo: non è ancora ufficiale ma De Angelis sarebbe riuscito anche a riesumare un finanziamento di cinque o sei milioni di euro dalle pieghe dei bilanci regionali di parecchi anni fa ancora valido. Questi miracoli non si fanno senza amici mooolto buoni nella Capitale.
La direttrice della Asl non è solo animalessa da comando: lancia l’App anti-Covy e si rivolge direttamente a sindaci e cittadini: “Tutti insieme contro il coronavirus!”
La Asl di Frosinone mette a punto un’applicazione che consentirà ai sindaci e a tutto il personale di operare più efficacemente e a tutti di avere informazioni in tempo reale sulla diffusione della pandemia e sui provvedimenti. La dottoressa Pierpaola D’Alessandro, nella nota di presentazione di questa iniziativa, si rivolge direttamente a tutti affinché contribuiscano con i loro comportamenti a limitare il più possibile la diffusione del Covid-19. Un modo di fare questo non consono ai manager della Asl, almeno a quelli che abbiamo conosciuto fino ad ora. La D’Alessandro, giustamente, interpreta il suo ruolo anche in senso “politico” (occhio alle virgolette!) nel senso migliore del termine. Sa perfettamente che il suo ruolo ha una elevatissima influenza sul tessuto sociale, specialmente in questo periodo ma non solo. Lo ha anche in tempi di normale difficoltà, quella che per la nostra Sanità da periferia dell’impero forse è endemica.
Lo Zar rilancia la sua App anti-covy che aveva lanciato prima della Asl. E’ un lancia-lancia generale
Lo Zar, Nicola Ottaviani, ha recentemente rilanciato l’App anti coronavirus che permette di vedere in quali zone della città si diffonde maggiormente quel bastardo del morbo in tempo quasi reale. Il lancio, infatti, era già avvenuto qualche settimana prima. Intanto anche la Asl ha realizzato la sua App (come sopra). Insomma, non è importante specialmente in questo periodo nel quale le cose da pensare sono davvero serissime, ma l’Impero era arrivato prima.
L’On. Claudio Mancini chiede che anche il Lazio Meridionale rientri nei benefici del sud Italia. La profezia di De Angelis. La nutrita compagine di parlamentari che dovrebbe sostenere l’emendamento (speriamo)
Era la fine di ottobre quando il presidente dell’Asi di Frosinone e commissario in pectore del consorzio industriale unico del Lazio, Francesco De Angelis, che incontro quasi tutti giorni perché abitiamo nella stessa piazza, mi disse che il governo lavorava a dei benefici per il sud Italia. Una specie di riedizione della Cassa del Mezzogiorno, per fornire un forte ausilio al rilancio dell’economia nel meridione d’Italia. Mi disse anche che se il Lazio Meridionale non fosse rientrato in quei benefici pur con i parametri su reddito medio Pil decisamente confrontabile con quello delle regioni meridionali sarebbe stato per noi un grande problema. Quindi era intenzionato ad operare, con il partito, cioè il Pd, perché Frosinone e Latina rientrassero in quei benefici. Ora apprendiamo che il suo amico, oltre che compagno di partito e conterraneo, L’On. Claudio Mancini, ha depositato un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che prevede una detrazione del 20% dei contributi previdenziali versati dai datori di lavoro per i dipendenti privati anche nei territori che facevano parte della vecchia Cassa del Mezzogiorno, in aggiunta a quanto già previsto dall’articolo 27, in favore di quelli operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.
“La norma prevede un’agevolazione fino al 31 dicembre 2023 con un intervento dal costo di 300 milioni di euro per il 2021, 350 milioni per il 2022, 355 per il 2023.
“Sono certo – ha sostenuto Mancini – che tanti colleghi eletti nel Lazio vorranno condividere e sottoscrivere questa proposta, così da sostenerla nel confronto con il Governo che si svolgerà in Commissione Bilancio nei prossimi giorni e che ci porterà a discuterne in Parlamento il prossimo 18 dicembre”. Si riferisce anche ai leghisti, Francesco Zicchieri e Claudio Durigon che sono della provincia di Latina ma sono entrambi stati eletti a Frosinone. L’altra leghista eletta in provincia di Frosinone e della provincia di Frosinone, Francesca Gerardi. Ci sono poi ben tre deputati eletti nel Movimento Cinque Stelle: Enrica Segneri, Ilaria Fontana e Luca Frusone. Al senato, solo da Frosinone, ci sono Massimo Ruspandini e Gianfranco Rufa. Sul versante pontino c’è Raffaele Trano, del M5S ma non bisogna dimenticare che sono stati eletti a Latina anche Giorgia Meloni e Paolo Barelli. Al senato c’è il potentissimo senatore Claudio Fazzone, segretario regionale di Forza Italia. Sempre al senato poi, c’è anche il segretario regionale del Pd, Bruno Astorre, che pur non essendo del Lazio meridionale è molto vicino soprattutto alla provincia di Frosinone e ai suoi compagni di partito ciociari. Certamente non vorrà dispiacere Claudio Mancini e Francesco De Angelis, Mauro Buschini ecc. ecc. In ffetti la compagine che dovrebbe sostenere l’emendamento di Mancini è piuttosto nutrita. Speriamo che facciano il loro dovere. Altrimenti, comunque, si verrà a sapere 🙂
Il biodigestore di Turriziani, l’opposizione dello Zar, le mazzate tra Legambiente e Medici per l’Ambiente
Non c’è molto da dire nonostante le chilometriche esposizioni delle parti avverse. Una società facente campo all’arcinoto e brillante imprenditore frusinate Giovanni Turriziani vuole realizzare a Frosinone un biodigestore anaerobico. Si tratta di un impianto per il trattamento dei rifiuti della frazione organica e scarti agricoli. La frazione organica è il celeberrino “umido” della raccolta differenziata. Serve a realizzare biogas e fertilizzante per uso agricolo. Nonostante si tratti di un impianto ultramoderno e, a quanto anche Legambiente dice, la tecnologia più avanzata e green che esista al momento, il Comune di Frosinone è contrario perché l’impianto sorgerebbe all’ingresso della città, nei pressi del casello autostradale. Non capisco invece perché sia contraria l’associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente visto che gli ambientalisti, in genere, sostengono questo genere di impianti che producono carburante non fossile.
Centrodestra: dai “Vizi privati e pubbliche virtù”, cioè baci in pubblico e sediate in privato, alle sediate sempre
Finito il tempo delle fragole si apre quello delle fregole… elettorali. Tra gli alleati del centrodestra ciociari (anche se il discorso vale un po’ a tutti i livelli) non c’è più bon ton. Non c’è tra i partiti che lo compongono e non c’è neanche dentro quei partiti. Il motivo principale è l’avvicinarsi delle tornate elettorali. In provincia di Frosinone tra Fratelli d’Italia e Lega se ne dicono di tutti i colori. Se potessero si sfiderebbero a duello all’ultimo sangue. Nella Lega, tra leghisti, se ne dicono di tutti i colori e se potessero si sfiderebbero a duello all’ultimo sangue (vedi Cassino contro Pasquale Ciacciarelli, vedi l’amarezza non dichiarata ma evidente della Gerardi e via così). In Fratelli d’Italia le componenti non si sono mai viste di buon occhio e man mano che si avvicinano le Regionali le truppe si concentrano ai confini. Non solo quelli delle componenti ma anche quelli dei componenti, recentemente entrati e che non hanno mai fatto mistero di volersi candidare. Forza Italia, dopo la deposizione di Gianluca Quadrini quale vice coordinatore regionale e, di fatto, plenipotenziario provinciale ad opera di chi ce lo aveva messo, cioè Claudio Fazzone, si è aperta la diaspora. C’è chi continua a sostenerlo nonostante non abbia più cariche nell’organizzazione, mentre il direttorio posto a capo del partito ciociaro (Giuseppe Patrizi, Adriano Piacentini, Rossella Chiusaroli, Daniele Natalia) cerca di ignorarlo e di proseguire un percorso unitario sempre più difficile. C’è però chi in Forza Italia ci sta tornando… ma questo è un discorso che faremo più avanti.