“Davvero non saprei”. Ho provato un po’ d’imbarazzo nel fornire questa risposta, poco fa, a una coppia di attempati coniugi che uscivano, per caso, con me dalla Cattedrale di Frosinone. La domanda che mi era stata rivolta dai quei signori era: “Sa dove possiamo prendere un caffè qui nei dintorni?”. In un giorno qualsiasi avrei avuto la risposta pronta, conosco perfettamente la posizione dei caffè della mia città e, in particolare, quelli del centro storico ma a Capodanno, il primo giorno del 2020, neanche uno che mi venisse in mente aveva aperto i battenti. Tutti i bar aperti erano nella parte bassa, dove anche io sono dovuto andare per prendermi un caffè. Mi rendo conto che il problema non è di quelli esiziali. Di quelli ne enumero ogni giorno in quantità, ma diciamocelo chiaramente: il bar,il caffè è un elemento essenziale della vita sociale di una città. Frosinone è caratterizzata dall’assenza della piazza con il caffè, cosa che tutti, proprio tutti, anche i centri più infimi, hanno. A Frosinone, dopo la distruzione ad opera degli Alleati, insieme al Palazzo Municipale anche del Caffè Impero che vi era allocato e che aveva anche dei tavoli in piazza della Libertà con qualsiasi cittadina normale nel mondo (anche per questo li ringraziamo in pompa magna ogni anno), non si è avuto più questo bene: ne’ del palazzo municipale, ne’ del caffè in piazza. Ora lo Zar sta tentando di prendere l’ex sede della Banca d’Italia per ricostituire un municipio che si rispetti ma il sospetto che, anche se dovesse verificarsi tale importante ricostituzione, del caffè in piazza non ci sarà traccia è molto forte. Non credo di esagerare se pongo la questioni tra le più importanti per la rinascita di un luogo quale il centro storico della città, specialmente se, specie nei giorni festivi, quelli memorabili e destinati al godere degli spazi cittadini spensieratamente, ti imbatti solo in serrande abbassate e luci spente. Lo stesso dicasi per i periodi feriali estivi: possibile che non esista un luogo dove concordare le aperture e chiusure degli esercizi pubblici? Un modo per evitare che tutti siano chiusi contemporaneamente? Ultima cosa: da qualche tempo ci si compiace di aver realizzato piazze in una città che non ne aveva. Intanto di piazze ce ne sono sempre state, solo che sono state relegate al ruolo di parcheggio e sono prive di caffè. Una, piazza Valchera, dove un baretto c’è, non ha spazio per mettere le sedie all’aperto perché deve essere piena di auto e… non vale. Il caffè o il bar, per completare il discorso, non va scambiato con un chioschetto. Nei caffè si sta al caldo in inverno, si discute e si crea comodamente adagiati e coccolati, c’è personale specializzato. Ultimissima precisazione: i caffè nella parte alta della città ci sono, ma non sono in piazza e sono troppo chiusi nei giorni festivi.