Corsa a perdifiato sotto il solleone. Elezioni anticipate a cascata. Quelli del Pd avevano previsto per il 13 novembre le primarie per scegliere il candidato alla presidenza della Regione il 13 novembre. Ora a novembre si rischia di celebrare proprio le elezioni.
Le scontate dimissioni del presidente Zingaretti che concorrerà alle Politiche per un seggio in Parlamento gettano sul tavolo anche l’argomento Regionali. Se Zingaretti presenterà le sue dimissioni il 22 agosto, cioè il giorno della presentazione delle liste per le Politiche (i simboli entro Ferragosto) il Lazio andrebbe al voto a novembre. Nella seconda ipotesi, cioè se presentasse le dimissioni dopo i risultati elettorali, quindi a inizio ottobre il rinnovo della Pisana ci sarà con ogni probabilità a gennaio. Il vice di Zingaretti che gli subentrerà, Daniele Leodori, avrà infatti 90 giorni di tempo per indire le elezioni.
Naturalmente al Nazareno, tra le tante cose, è febbrile anche il ragionamento sulla data delle elezioni di Zingaretti. Quale data potrebbe essere vantaggiosa per il centrosinistra? Quale potrebbe limitare le possibilità di successo per il centrodestra?
A questo punto, comunque sia, sembrano tramontate le elezioni primarie (che non esaltano neanche Letta). In pista per la candidatura ci sono i nomi di Leodori, Enrico Gasbarra e dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.
E’ evidente che adesso anche per il centrodestra è corsa contro il tempo per mettere in campo una candidatura alla presidenza competitiva.