Lo avevano promesso praticamente tutti prima delle Regionali. Lo aveva fatto il presidente uscente facente funzione, Daniele Leodori e il centrodestra lo ripeteva a ogni discorso, conferenza, comizio o chiacchiera tra amici: l’Egato dei rifiuti sarebbe stato stoppato. Leodori aveva fermato in corso d’opera la nascita prevista di quelli di Roma, Latina, Rieti e Viterbo. Lo aveva fatto dopo l’esordio di quello di Frosinone che già ai primi vagiti era stato sommerso dalle accuse e dalle polemiche. Poi una serie di passi che arrivano alla giornata di ieri, anche quella prevista, nella quale è stata annullata in autotutela la delibera della giunta regionale 1063 del 16 novembre del 2022 con la quale erano stati approvati i  «criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso». La delibera, ovviamente, riguardava solo l’ambito di Frosinone cioè l’unico entrato nel frattempo in funzione. Di fatto l’annullamento viene esteso anche alla determinazione in tutte le altre province, cioè agli Egato dei rifiuti che ancora debbono nascere.

La determinazione prende spunto da considerazioni tecniche, cioè errori che sarebbero stati compiuti nel computo dei voti che, come per le elezioni Provinciali di secondo livello, hanno un peso ponderato, cioè un valore diverso tra comune e comune a seconda del numero di abitanti. E’ di tutta evidenza però come si tratti di una scelta politica, peraltro, come detto, abbondantemente annunciata.  La guerra era immediatamente iniziata con l’elezione dell’ex presidente del Consiglio Regionale, Mauro Buschini proprio alla vigilia delle elezioni Provinciali, vista anche come “soluzione” per quelle Regionali che avrebbero visto in pista l’uscente Sara Battisti e il presidente della Provincia uscente Antonio Pompeo. Vita facile per gli avversari, poiché le argomentazioni “contro” sono molto efficaci, quale, per esempio, quella dei costi che gira che ti rigira, sono a carico degli utenti. Costi visti come il fumo negli occhi poiché è stata da subito giocata la carta degli stipendi giudicati troppo alti per il presidente e per i componenti del Cda.

La soluzione “politica” oltre che tecnica è del resto evidenziata dalle note diffuse dai rappresentanti della maggioranza nelle ultime ore. Così l’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli: “Dopo la nota dello scorso 19 maggio con cui si comunicava all’Ente di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale di Frosinone, oltre che alla Provincia di Frosinone ed ai Sindaci dei comuni della Provincia, l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela della deliberazione della Giunta Regionale avente per oggetto ‘Criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso’ vista la sua difformità rispetto le norme vigenti, essendo stato infatti  erroneamente riportato il peso ponderato riferito all’Unione dei Comuni e non al singolo comune, tanto che la sommatoria delle quote di rappresentanza non risulta pari a cento e non essendo stata data motivazione delle quote di rappresentanza attribuite, oggi siamo finalmente giunti ad approvare l’atto di annullamento, ritenendo che le deduzioni presentate dall’Egaf (consì intanto era stato cambiato il nome) non abbiano fondamento giuridico e quindi non possano essere accolte.

Il nuovo governo regionale – continua Ciacciarelli – sta dimostrando, procedendo verso la dismissione degli EGATO, la capacità amministrativa ed il coraggio politico di mantenere gli impegni presi per un definitivo cambio di rotta, questo primo atto costituisce per me una soddisfazione particolare avendo fin dall’inizio combattuto contro quella che ho sempre ritenuto costituisse l’ultimo tentativo della Giunta di anteporre all’interesse della regione la permanenza del proprio apparato”.

Sulla questione si è espresso anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Daniele Maura. Questi ha sottolineato come era un impegno preso dal centrodestra lo smantellamento degli Egato dei rifiuti e che quello compiuto dalla giunta Rocca è il primo atto concreto verso il mantenimento di quella promessa.

Per inciso nessuna levata di scudi è stata intercettata da parte del Pd, sia regionale sia ciociaro. Questo è un altro indizio verso la soluzione anche politica, in molti sensi, di questa faccenda.