Munazio Planco non ha fatto in tempo a indossare la fascia tricolore che in città ha iniziato ad impazzare il toto/assessore. Diciamolo, anche questo è un rito, accade tutte le volte. Questa forse è un tantino più ardente del solito.
Lui, Munazio, ha messo le mani avanti e ha risposto a quanti lo chiedevano che avrebbe iniziato ora, divenuto sindaco a tutti gli effetti, a sentire i rappresentanti delle liste e dei partiti che lo hanno sostenuto. Ha anche sottolineato che non avrà fretta nell’individuare la soluzione che riterrà giusta.
Intanto tra le voci dal Palazzo tengono banco soprattutto due argomenti:
1) Fabio Tagliaferri, ex vice sindaco in aperto dissidio con lo Zar, divenuto coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e protagonista di un putiferio finito addirittura sul tavolo del coordinamento regionale dei Fratelloni in aperta battaglia con l’altro ex assessore Pasquale Cirillo e il Vate Alfredo Pallone, è in predicato per un assessorato? Il solo pensarlo, pare, sembra, si dice farebbe inferocire diversi esponenti della maggioranza oltre, ovviamente, Pasquale.
2) Alessandra Sardellitti. Le voci pettegole del Palazzo sussurrano che esisterebbe un accordo per vederla assessora nella giunta di Munazio. Le medesime voci spifferano altrettanto che importanti nonché potenti (numericamente) componenti della maggioranza non sarebbero affatto d’accordo e anche su questa opzione si sarebbe già aperta una “simpatica” discussione che porrebbe in seria difficoltà l’opzione Sardellitti. Ovviamente si tratta di chiacchiere indiscrete, prive di qualsiasi riprova e dunque bisognose di trovare ufficialità.
C’è anche un’altra questione che tiene banco e che riportiamo solo per contribuire al pettegolezzo sfrenato che pervade la corte di Munazio, in grandissima parte ereditata direttamente dallo Zar e avvezza ai sotterfugi e ai colpi bassi: una conferma di Adriano Piacentini alla guida dell’Assise Civica colmerebbe la rappresentanza di Forza Italia? Sul quesito, infarcito di dubbi, menzogne e ipocrisie si starebbe insinuando un altro grattacapo per il plenipotenziario di Palazzo Munari, cioè Munazio. Ciò perché anche il partito azzurro conterebbe un esterno in predicato di entrare nell’Olimpo.
Insomma, a quanto pare, il problema del Sindaco potrebbe, in gran parte, essere costituito dagli assessorati da assegnare a personalità non presenti nel Gran Consiglio, cosa, anche questa, che potrebbe essere considerata di prammatica e che il seguace di Marco Tullio Cicerone certamente non teme.