Mentre la campagna elettorale per le Comunali scorre come devono scorrere quelle campagne, cioè tra colpi più o meno bassi, dicerie quasi sempre cattive e pronostici quasi sempre sbagliati (esistono le eccezioni ovviamente), la politica per il territorio provinciale segna qualche colpo che merita, al momento, più attenzione.
Sbagliato dire, infatti, che queste Comunali abbiano un significato politico. A meno che per “politico” non s’intenda il prevalere di questo o quel potente di turno. Attualmente, se volessimo approfondire, potremmo concentrarci soprattutto su due: lo Zar Nicola Ottaviani, leader della Lega provinciale ma divenuto, in men che non si dica, l’uomo più rappresentativo a livello mediatico del partito di Salvini nell’intera nazione e Francesco De Angelis, leader della più potente corrente del Pd ma anche il burattinaio di una serie di operazioni elettorali trasversali che si muovono anche, non solo, per effetto delle elezioni Comunali. Operazioni che non hanno più l’obbligo di essere targate col simbolo di alcun partito grazie al dilagare del falso civismo.
E’ normale, in sintesi, che una volta verificate le candidature e le liste, l’interesse generale si possa spostare altrove e, in attesa dei risultati per conoscere vincitori e vinti, ci si occupi di altro.
Un fatto politicamente rilevante, per esempio, è accaduto nelle ultime ore. Mi riferisco al passo in avanti, decisivo, per quella che, senza infingimenti, può essere definita una delle più importanti operazioni politiche degli ultimi decenni: il finanziamento di 35 milioni di euro per il raddoppio degli ospedali di Frosinone e Cassino e per l’adeguamento di quello di Formia.
È arrivato infatti il via libera dalla Conferenza permanente Stato-Regioni che ha preso in esame il decreto del Ministero della Salute, di concerto con quelli delle Infrastrutture e dell’Economia.
Questo finanziamento, quanto mai utile vista la situazione di grave sofferenza delle strutture sanitarie del Lazio Meridionale, è il frutto di un emendamento specifico alla Finanziaria presentato dall’On. Nicola Ottaviani, cioè l’ex sindaco di Frosinone che era stato appena eletto in Parlamento.
Queste risorse (5 milioni per il 2023, 10 per ognuno dei seguenti tre anni) devono però essere impiegate con una programmazione operata dalla Regione Lazio. È infatti la Regione competente nell’edilizia sanitaria e deve presentare uno specifico programma di utilizzo al Ministero della Salute e le relative operazioni di autorizzazione e appalto. Se la brillante operazione di Ottaviani avrà o no concretezza in tempi compatibili con la presente generazione umana, dunque, dipenderà dalla Regione Lazio che purtroppo non ha spesso dato esempio di solerzia per le faccende ciociare. Vediamo se col nuovo corso, quello di Rocca, confidando anche nel suo sangue ciociaro, se avremo delle belle sorprese.