Una serata che non fatico a definire memorabile. Lo è stata per il significato, per l’empatia, per lo spettacolo e anche per l’istruzione, l’informazione, l’esempio. Parlo dell’iniziativa fortemente voluta dalla consigliera regionale Sara Battisti, presidente della Commissione regionale per i problemi legati alle mafie, nell’ambito della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Con l’Osservatorio per la Legalità e la Sicurezza della Regione Lazio, la Battisti ha scelto di portare a Frosinone, in una sala del multisala Dream, lo spettacolo teatrale, un monologo, interamente incentrato sulla storia di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino, morta con il magistrato nel celeberrimo e orribile attentato dinamitardo del quale si commemora il trentennale. Sara Poli Laura Mantova Annalisa Strada
Lo spettacolo teatrale, “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino”, monologo tratto dal libro di Annalisa Strada e reso magnificamente in scena da Laura Mantova con la regia di Sara Poli, è stato estremamente coinvolgente.
“La lotta alle ingiustizie – ha spiegato la Battisti –  la lotta per l’affermazione dei diritti, la lotta per la legalità, devono essere i nostri valori guida. La mafia non è finita: è una realtà che ha cambiato pelle, si è trasformata, ha cambiato mezzi, strumenti e interessi; si è radicata in tutta Italia, compresa la nostra Provincia. Ed è una realtà che richiede – conclude – una risposta ferma e collettiva, istituzionale, culturale e sociale”.
Tra gli interventi (del Prefetto Liguori, del questore Biagioli e del presidente della Provincia Pompeo) particolarmente interessante e toccante quello del Procuratore della Repubblica di Frosinone, il dottor Guerriero, personalmente impegnato nella prima linea della lotta alle mafie e anche lui vittima di attentato.